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I tormentoni dei social finiti nel dimenticatoio nel 2013

Cari amici, vi scrivo - così mi distraggo un po' - di alcuni dei fatti del 2013 che tanto hanno coinvolto
l'opinione pubblica fino a diventare tormentoni per poi, alla fine, andare a riempire le stanze buie del dimenticatoio.
Queste brevi note sono a commento delle reazioni a catena che gli stessi fatti hanno innescato in tv, nella Rete e
nei social network, sempre secondo il mio punto di vista.
I fatti che voglio ricordare sono:
- The Royal Baby
- Le dimissioni del Papa
- Spari davanti a Palazzo Chigi
- A Cipro il prelievo forzoso dai conti correnti
- La meteora di Čeljabinsk
- The Parbuckling Project
- Stocazzo e stocazzismo
- Per Barilla i gay sono di un'altra pasta
- Il tuo nome sulla Coca-Cola e sulla Nutella
- La falsa laurea di Oscar Giannino
La promozione dei libri in tv è pubblicità occulta?

Manca poco a Natale e il libro è una buona idea regalo che non si può schifare, a meno di non voler passare per
ignorantoni: a caval donato...
Poi, se conduci un programma in tv e non sai come riempire un quarto d'ora, fare la promozione di un libro con l'autore
ospite in studio ti risolve il problema e fai un favore all'amico scrittore. Una volta l'autore prezzemolino era
Bruno Vespa; quest'anno è Aldo Cazzullo, editorialista del Corriere della Sera (ne avevo già parlato
qui).
Basta piangere! di Aldo Cazzullo, ma è un pianto di dolore e non un capriccio
Non manca molto a Natale e chi scrive libri va a promuoverli in tv: un libro è cultura, leggerlo fa bene come la vitamina C ma l'autore invitato a parlare in tv della sua ultima fatica ne fa anche della pubblicità, in questo caso gratuita. O credete che gli scrittori intellettuali ospiti di "Che tempo che fa" debbano pagare per farsi la pubblicità? Lo scrittore amico di Fabio Fazio ha a disposizione un quarto d'ora di celebrità in una tv pubblica, gratis.
Negli ultimi due giorni, alla Rai, Aldo Cazzullo ha avuto ben due quarti d'ora di pubblicità gratuita al suo libro "Basta piangere!". Il primo capitolo del libro è in Rete, sul sito del giornalista.
Cazzullo racconta di come era faticosa la vita ai tempi dei nostri nonni o quando i nostri genitori erano ragazzi; in confronto - dice - i sacrifici che la crisi oggi comporta non danno il diritto di lamentarci.
Su twitter anche deridere i Down è umorismo

In queste righe parlo di quei profili che postano contenuti di cattivo gusto, spesso mutuati - se non addirittura copiati - da Facebook. Twitter, a differenza di Facebook, si tappa molto di più il naso in questi casi, perché dice di essere un servizio aperto a tutti, non limitato dalla sensibilità di uno o più utenti verso un argomento.
Pubblicità immobiliare.it per famiglie con bambini che si sentono soli
Avete visto la pubblicità in tv? Il bambino scrive a immobiliare.it come se fosse Babbo Natale: non gli chiede un nuovo gioco ma una nuova casa vicino al compagno di giochi. Già, perché il computer, il tablet e lo smartphone non gli mancano e li deve usare tutti prima di riceve una risposta da immobiliare.it. Al bambino Luigi, disperso in una casa che sembra grande, con grandi stanze dove è sempre da solo, manca invece l'attenzione dei genitori; con loro fa a gara per usare il computer e il tablet. Nella casa i genitori non cercano il figlio ma il computer, il tablet, o lo smartphone che il bambino può usare senza la sorveglianza di mamma o papà.
Robin Thicke e Miley figli d'arte e dei buoni sentimenti, ma solo in tv

Il duetto hot di Robin Thicke e Miley Cyrus è stato commentato ovunque, riservando alla giovane Miley i commenti peggiori: il sessismo universale!
Riconoscere un call center in regola con le norme a tutela della privacy
Come fare per sapere se il call center che vi chiama è in regola con le norme a tutele della privacy? Il Registro delle opposizioni mette a disposizione l'elenco degli operatori in regola che usano, cioè, liste di numeri telefonici ripulite dai numeri di chi non vuole essere chiamato.
Matematica su twitter: le twitstar hanno più probabilità di entrare nelle tendenze
Chi ha tanti follower ha più probabilità di far crescere un hashtag. Supponiamo che io abbia 10 follower, che ciascuno dei miei 10 follower abbia 10 follower e così via; la somma dei
miei follower, dei follower dei miei follower e dei follower di questi è una platea allargata di 10+100+1000=1110
persone.
Ora propongo un hashtag ai miei 10 follower; di questi, una parte lo replicherà ai propri follower, così il mio
hashtag arriverà ad una platea potenziale di 10+100=110 persone. Anche alcuni dei follower dei miei follower farà
un tweet col mio hashtag, portandolo ad una platea allargata di 1110 persone.
Quale peso avrà il mio hashtag nelle timeline di questi 1110 persone? Come può il mio hashtag scalare la classifica
delle tendenze?
Propongo uno scenario semplificato, limitandoci alla platea dei follower di terzo grado (le 1110 persone) e
supponendo che chi ripete il mio hashtag lo faccia una volta sola.
Precisazioni sul numero di Picco in alternativa ai 30 tweet/giorno di Severgnini per un buon uso di Twitter
Faccio alcune precisazioni al post di qualche giorno fa dove proponevo un modo per calcolare il numero accettabile di tweet consecutivi di uno stesso utente nella timeline, ispirandomi al numero di Severgnini, 30 tweet al giorno.
Un tweet ogni 15 minuti per non spammare Severgnini, ma vale un po' per tutti
Faccio come nei tiggì e parlo ancora di Twitter. Giorni fa leggevo nelle tendenze le ire suscitate dal disperato appello di Beppe Severgnini.
Anche se non supero la soglia Severgnigni, alla prima lettura del tweet non ne condividevo il limite; contestavo, invece, come fosse possibile per un quotidiano avere più di 10 pagine: quasi nessuno legge tutte le 20 o 30 pagine di un quotidiano, non c'è il tempo. La mia opinione sulle troppe pagine dei quotidiani resta, ma qualche fondo di verità al tweet di Severgnini occorre riconoscerlo.
Chi tw 30+ volte al giorno invade anche te: digli di smettere.
— beppe severgnini (@beppesevergnini) July 28, 2013
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.
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