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Premi F5 con gli Shoe's Killin' Worm

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Con il nuovo album F5, gli Shoe's Killin' Worm fanno il refresh alla realtà che appare nei computer.

Shoe's Killin' Worm

Nel 2004, gli Shoe's Killin' Worm si facevano conoscere al pubblico di Foggia e dintorni con una formazione minimale, composta di voce, chitarra e piano-synth-programmazioni. Poi, dal 2008, si sono aggiunti il basso e la batteria.

Lo scorso luglio è uscito il loro nuovo album F5, con l'etichetta Seahorse Recordings. Il titolo riprende proprio il tasto F5 che, se premuto, aggiorna la pagina sul browser.

Il nuovo lavoro arriva dopo due album autoprodotti: Scatola con vista e s/t 2012.

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F5

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Nel nuovo album F5 sono raccolti nove brani e ad ispirarli è il tema post-moderno della crisi dei rapporti umani e sociali, causata dai social network.

I social network stanno contaminando molto i testi delle canzoni di questi ultimi mesi. La gioia iniziale del ritrovarsi e del beatificarsi in Rete scolora, è scolorita, ben presto nel disagio profondo della mancanza di un qualcosa di cui non si ha memoria, perché - per un giovane di 20 o 30 anni - alcune esperienze non sono state vissute così come le hanno vissute e le raccontano quelli più grandi.

La presenza in Rete sostituisce il tempo trascorso insieme e la Rete promette interessanti scenari di successo e di soddisfazione personale; però, tante di quelle aspettative sono disattese e a poco serve aggiornare la pagina del browser col tasto F5, perché le risposte ai bisogni di realtà non arrivano col Wi-Fi.

Inoltre, la Rete restituisce un'immagine dell'altro facilmente ingannevole e le persone anche quando sono in uno spazio fisico condiviso sembrano proprio una foresta di maschere blu impenetrabili. Il catalogo di amici su Facebook si traduce in solitudine e più sei solo, più l'inverno sembra freddo. Questo è, in sintesi, il ritratto della società conosciuta dalla band nella canzone Nella Rete, contenuta nell'album.

L'altra critica sociale riguarda l'obbligo all'omologazione imposto dai social network, che prevale sul desiderio di unicità dell'individuo. Mentre ciascuno di noi si realizza crescendo come persona unica e portatrice di sentimenti personali, nel mondo dei social network è imposta una certa uniformità di pensiero, parole, gusto, consenso. Allora, il distacco dall'identità anonima e collettiva del social network diventa paura di essere diversi e di essere giudicati dagli altri. In L'alieno, la band fa ritrovare un momento di serenità e salvezza nell'incontrare l'altro che non giudica e che, per questo, è libero.

La copertina dell'album sembra raffigurare odierni Adamo ed Eva persi in un paradiso virtuale, dove non notano l'albero con la mela tentatrice. Il virtuale, quindi, ha la pretesa si essere un mondo migliore del migliore dei mondi; però, non esiste.

Del primo brano nella track-list è stato realizzato un video: 2 Prede

2 Prede

Un'interessante ricostruzione cinematografica di una quotidiana routine dà significato alle parole del testo. Le due prede sono un lui e una lei, trattenuti in un rapporto di dipendenza reciproca e totalizzante.

Il rapporto tra due persone vive tra i due e non nel riflesso della felicità ideale. Un rapporto non autentico si trasforma in ossessione e, ben presto, è l'ossessione a controllare lui o lei.

Il brano propone un'intensa realtà di suoni ben combinati. Nella realizzazione di tutto l'album si riconosce una attenta ricerca nella produzione dei un suono pieno e colorato.

Dettagli: 08/08/2017 · 606 view

About me

Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.