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I Nèra ci tirano fuori dalla plastica

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Il singolo La plastica anticipa il nuovo EP dei Nèra. Siamo come merce in vendita. Sulla plastica che ci avvolge è rappresentato chi siamo, senza pretesa di verità.

NÈRA

In origine, i Nèra erano gli Hyrady. Il loro progetto musicale ha inizio nel 2011 quando incidono il primo EP dal titolo The last day of love. Un cambio nella formazione e la nuova scelta artistica, con testi in italiano e non più in inglese, portano la band a cambiare nome. Così, ora sono i Nèra e nei prossimi giorni uscirà il loro nuovo EP omonimo, che sarà dsitribuito e promosso da Alka Record Label.

Per lanciare l'EP, i Nèra hanno realizzato un video che accompagna La plastica, il primo singolo estratto dal nuovo EP.

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La plastica

Il tema di La plastica è il pensiero artistico dichiarato dai Nèra: sopravvivere in un mondo dove pensiamo di essere vivi affogati nella plastica.

Nel testo emergono temi sociali molto attuali e descritti con immagini convincenti: se guardando al futuro non si vede alcuna certezza, guardare indietro ci fa sentire così tanto inadeguati da non essere all'altezza del ricordo di ciò che è stato.

La plastica non è la materia di cui siamo fatti noi umani, in una visione della società tipica degli anni Ottanta, ma è la metafora della mercificazione e della mistificazione della realtà in cui siamo costretti a vivere. Siamo avvolti nella plastica come la merce nel supermercato e le relazioni fra noi e gli altri sono condizionate dal packaging che nasconde la nostra vera essenza e che ha il solo scopo di rappresentare chi siamo, senza alcuna pretesa di verità.

Dettagli: 05/05/2016 · 1227 view

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Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.