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L'Europa ha bisogno di crisi

In questo video, un intervento di Mario Monti del febbraio 2011, quindi 9 mesi prima della nomina alla presidenza del Consiglio, lontano dalle telecamere di Porta a Porta ma molto vicino - nelle frasi che pronuncia - alla situazione attuale, quasi un profeta. In particolare dice:
L'Europa ha bisogno di crisi, anzi, di gravi crisi per fare passi avanti. I passi avanti per l'Europa sono per definizione cessione di parti delle sovranità popolari a un livello comunitario. Solo quando il costo del non farlo è superiore al costo del farle perché c'è una crisi visibile e abbiamo bisogno delle crisi per fare passi avanti.

La cessione della sovranità popolare, quella denunciata da Nigel Farage in un suo intervento all'Ue, non sembra la strada giusta verso la democrazia soprattutto se non viene chiarito in favore di chi o cosa dovremmo cedere la sovranità popolare. In Italia, il principio della sovranità popolare è sancito dalla Costituzione: ogni cittadino può partecipare direttamente o indirettamente alle decisioni del governo attraverso il diritto di voto; la cessione della sovranità popolare si è tradotta nella nomina, da parte del Presidente della Repubblica, di Mario Monti come Presidente del Consiglio col compito di attuare gli interventi riparatori dettati dall'Europa delle banche (pensioni, flesibilità nel lavoro, liberalizzazioni, ...). Un governo tecnico fa comodo soprattutto ai partiti, di destra e di sinistra, che possono votare quasi all'unanimità quei provvedimenti imposti e impopolari che - se proposti direttamente da uno o l'atro partito - farebbero perdere loro le elezioni del 2013.

Già nel 1988 quando la moneta unica era ancora solo pensiero e dibattito, la cessione della sovranità popolare era punto fermo nel programma dell'Unione ed effetto collaterale dell'introduzione di una moneta unica.

Se le crisi sono necessarie per fare passi avanti, chi causa le crisi? chi paga i costi delle crisi?
La crisi, nei piani degli stessi artefici, deve comportare dei costi talmente alti che rinunciare alla sovranità popolare, e quindi anche alle nostre libertà, ci costi meno che lottare per mantenerle (la sovranità popolare e le libertà). Chi ci guadagna dalla crisi? Chi ci guadagna in questa Europa delle banche e delle agenzie di rating?

Dettagli: 08/12/2011 · 3606 view

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Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.