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AI Action figure e immagini in stile Studio Ghibli, trend e non solo meme

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Nuovi trend del momento e intelligenza artificiale: emerge, però, una vena di nostalgia. Una nostalgia che è come il venerdì.

I modellini da collezionare

Ricorderete la pubblicità del modellino del jumbo jet da assemblare in scala uno a uno completando la raccolta di oltre 357000 fascicoli settimanali da acquistare in edicola. In realtà era la pubblicità di un aceto e ne avevo parlato qui. Il creativo dell’agenzia pubblicitaria aveva capito quanto il modellismo sia uno degli hobby preferiti da molti.

Oggi le edicole faticano a restare aperte e negli ultimi 4 anni hanno chiuso le saracinesche circa 2700 rivenditori di quotidiani, riviste e fascicoli. Ma c'è l’intelligenza artificiale che fa di tutto, anche i modellini e non serve neanche sporcarsi le mani per assemblarli perché è tutto virtuale.

Action figure, Brainrot e Studio Ghibli

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Chiunque abbia frequentato i social network nell'ultimo mese si sarà accorto di tre strane manie tra gli entusiasti dell’intelligenza artificiale: animali brain rot, action figure e rielaborazione grafica di immagini in stile Studio Ghibli.

Le action figure (AI Action Figures) sono immagini generate dall’intelligenza artificiale e raffigurano pupazzetti con le sembianze di persone reali, confezionati ad arte e pronti per essere esposti nei negozi: collezionali tutti!

Knowyourmeme.com, il sito web che documenta i meme di internet ed altri fenomeni online, fa risalire il trend alla fine del mese di marzo, in occasione del rilascio di nuove funzionalità di OpenAI per la generazione di immagini tramite l’intelligenza artificiale.

Un gioco semplice per imparare a usare l'intelligenza artificiale

Basta chiedere all'intelligenza artificiale di generare una action figure di se stessi, in una confezione come quella dei giocattoli da collezionare, completa di dettagli, oggetti, scritte ecc.. Con un comando diverso, invece, diventiamo parte di un cartone animato con le grafiche in stile Studio Ghibli.

La mania coinvolge sempre più persone. Così, quasi per gioco, sempre più persone si avvicinano all’intelligenza artificiale, ne scoprono le potenzialità, prendono confidenza e imparano a usarla. Finiranno a non poterne più fare a meno.

Ritorno all'infanzia

Le immagini in stile Studio Ghibli, le action figure e gli animali brain rot rimandano all’infanzia, al gioco, ai cartoni animati; soddisfano il piacere di raccontare una storia, disegnare una caricatura di se stessi o degli altri; vogliono colpire l’attenzione.

I trend mantengono, però, alcune caratteristiche distintive: lo stile Studio Ghibli ci riporta all’immaginario fiabesco e colorato dei cartoni animati giapponesi, le action figure appagano il desiderio di rappresentarsi e i mostriciattoli brain rot danno sfogo al bambino disubbidiente e dispettoso.

Action figure come mummie digitali

Le action figure sembrano celebrare la rinascita di se stessi in un aldilà digitale popolato da avatar; gli accessori sono una specie di corredo funebre.

La nostalgia come rifugio

È la nostalgia, forse, a muovere tutto questo.

Se la nostalgia fosse un giorno della settimana sarebbe il venerdì, perché ci coglie in un momento di stanchezza poco prima del sollievo, sospesi tra ciò che è stato e ciò che sarebbe potuto essere.

Dovremmo, forse, riconoscere un bisogno diffuso di tornare in un luogo familiare, confortevole, accogliente non perché il passato sia migliore ma, piuttosto, per il forte e sentito desiderio di stabilità. La nostalgia diventa anche un modo per proteggersi dalla confusione e dall'incertezza della modernità. Il passato delle grafiche in stile Studio Ghibli e dei pupazzetti da collezionare non è passato perché in là nel tempo: è passato perché velocemente sostituito da altro, consumato dall’obsolescenza e, quindi, da sostituire.

E dopo?

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Che cosa succede dopo aver condiviso l’action figure di se stessi? Che fine fanno le nostre foto ridisegnate in stile Studio Ghibli?

Oltre a una manciata di like e, forse, un paio di commenti non succede niente e tutto, presto, finirà nel dimenticatoio, sotto uno strato di obsolescenza, spinti ancora più in basso da una nuova mania, un nuovo trend, un ulteriore aggiornamento.

Dettagli: 19/04/2025 · 77 view

About me

Antonio Picco, blog on-line dal 2003.

Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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