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Troviamo un senso alle parole di Vasco Rossi

Vasco è tornato indietro e ha ritirato la querela contro Nonciclopedia, la versione satirico - demenziale di wikipedia. A suo dire, la biografia (non autorizzata) che lo descriveva era diffamatoria e non satirica.

Oggi, la notizia di un nuovo attacco di Vasco contro Nonciclopedia: Non si può scrivere che Anna Frank se l'è voluta perché ebrea! Questa non è ironia, è porcheria da due soldi volgare e vergognosa! Altro che ridere, le parole di Vasco riportate nell'articolo del Corriere della Sera.

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Mi trovo a dare un senso alle parole di Vasco Rossi: non si può scrivere e pubblicare qualsiasi cosa, invocare e difendere la libertà di farlo ma senza assumersi in prima persona la responsabilità di cosa si scrive.

Negli ultimi anni internet è cambiato diventando il mezzo innoativo, democratico e - per qualcuno - diabolico che consente non solo la lettura di quello che pubblicano in pochi ma anche la scrittura da parte di tutti anche senza avere grosse nozioni di informatica. La libertà di poter scrivere e condividere informazioni non può essere superiore alla libertà di ciascuno di difendersi nel caso qualcuno pubblichi cose offensive su di te; non è un motivo valido dire che siccome non ti occupi a tempo pieno del tuo sito e non guadagni soldi per pubblicare i tuoi post su internet allora non sei tenuto a rettificare, cancellare, correggere quanto scrivi: nessuno ti obbliga a tenere un blog, un sito, una profilo su facebook ecc.

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Dettagli: 10/10/2011 · 2025 view

About me

Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.