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L'antico floppy-disk andava portato in salvo

Le nostre memorie su supporti digitali sono a rischio e non ce ne rendiamo ancora conto.

Dei vecchi floppy-disk ritrovati

Continuando il viaggio della nostalgia, questa volta mi ritrovo davanti alcuni floppy-disk, che hanno tra i 25 e i 15 anni. I più vecchi riportano una data del 1992 ed erano allegati ad una di quelle opere editoriali che in quegli anni avevano un gran mercato.

Sul foglio di presentazione di quei dischetti si legge:

Gli anni Ottanta si sono rivelati estremamente decisivi per la creazione di una società dell'informazione, una realtà nella quale tutto, o quasi, sembra aver cambiato il modo di comunicare degli uomini.

Alcuni dischetti sono senza un'etichetta o non riportano l'indicazione del contenuto. Che cosa ci sarà dentro?

Su ciascun dischetto si potevano archiviare file fino a poco più di 1 MB (1,44 MB).

Dove lo devo mettere?

Già da almeno 10 o 12 anni i computer sono venduti senza il lettore di floppy-disk. L'ultimo mio computer che leggeva sia i floppy-disk che i CD era un Windows 98, ma mi ha abbandonato definitivamente nell'estate del 2004. Sostituivo quel computer con un nuovo portatile, i cui prezzi minimi nel 2004 si aggiravano sui 1000 euro, e rinunciavo al lettore per floppy-disk perché, ormai, il futuro (il presente) era dominato dai CD.

Già un paio di anni più tardi invadevano il mercato le pen-drive da infilare sulla presa USB. I primi esemplari avevano una capacità di memoria da 128 a 512 MB, con prezzi minimi di 20 euro. Le pen-drive (chiamate anche chiavette) si diffondevano sul mercato perché rispetto ai CD erano utilizzabili teoricamente fino all'infinito, erano facilmente scrivibili, si poteva aggiungere o cancellare un file senza difficoltà.

Nel tempo i computer si adeguavano e, se prima ogni macchina aveva una sola porta USB, poi le porte USB a disposizione diventano due, tre, quattro.

Oggi le pen-drive contengono dai 4 GB in su e costano molto meno di un tempo.

Ma i miei floppy-disk? Riuscirò mai a sapere che cosa c'è dentro, anche dopo tanti anni?

Lettore per floppy-disk esterno USB

Su Amazon si trovano per 15 o 20 euro dei lettori per floppy-disk esterni da collegare al computer tramite la porta USB.

Leggendo alcune recensioni, la compatibilità e la funzionalità del lettore non sembra garantita al 100%, ma credo non dipenda tanto dal lettore, quanto dal dischetto da leggere, che nel tempo può essersi deteriorato.

Ad ogni modo, non è detto che il formato dei file contenuti nel dischetto sia supportato dal computer in uso. Per esempio, se ho dei dischetti con alcuni programmi in BASIC, potrò eseguirli ancora?

Obsolescenza e perdita delle memorie

L'evoluzione delle tecnologie e la continua uscita sul mercato di nuovi strumenti sempre più raffinati determinano la fine della produzione di device che, ormai, nessuno più comprerebbe. Per i supporti di memorie digitali il problema diventa la lettura di quei dati a distanza di tempo.

In questa foto digitale, che ho scattato al British Museum nell'agosto del 2010 e che ho archiviato su un CD, possiamo leggere e vedere i geroglifici a distanza di più di 3000 anni; però, io a distanza di 10 anni, oggi non riesco a leggere i dati su un floppy-disk.

Pur conservandosi i floppy-disk non mi sono più disponibili i mezzi per leggerli e questo si chiama obsolescenza.

Se gli antichi Egizi avessero scritto le loro cose sui floppy-disk con dei computer (magari progettati dagli alieni), noi non avremmo saputo niente di loro senza quelle tecnologie. Quindi, fra 3000 anni i nostri discendenti che cosa conosceranno di noi? Tutte le foto che vi fate, chi le vedrà?

Tornando alla frase in alto sugli anni Ottanta, se allora la società dell'informazione cambiava il modo di comunicare tra gli uomini, nel tempo è emerso il pericolo di non poter più recuperare le nostre memorie. Possiamo sempre meglio comunicare fra noi nel tempo presente, ma sempre meno con i noi stessi di qualche anno fa.

Uso alternativo per i floppy-disk

I floppy-disk non più usabili possono essere usati per guardare l'eclissi di sole attraverso il disco magnetico nero che appare facendo scorrere la placchetta in metallo; però, non fatelo a casa perché può essere comunque pericoloso.