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L'Erba dei vicini per parlare di Europa come a Giochi senza frontiere

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Dopo Giochi senza frontiere, Beppe Severgnini porta in tv il gioco tra i Peasi europei. Noi dobbiamo imparare da loro o loro da noi? Noi da Severgnini, di sicuro.

Un programma nuovo

In prima serata su Rai3, Beppe Severgnini presenta un programma nuovo per parlare di Europa e di europei, stavolta dal punto di vista pratico. Gli italiani a confronto con gli altri Paesi sulle cose di tutti i giorni: lavoro, scuola, costo della vita, qualità della vita ecc. La prima puntata è andata in onda il 9 novembre.

In studio c'è il pubblico, più volte inquadrato e mai nascosto, a cui è chiesto di votare. Anche al pubblico a casa è chiesto di televotare: per esempio, è meglio una busta paga italiana o una tedesca?

Ancora col televoto?

A me non piace il televoto e mai spenderei un euro per televotare la busta paga tedesca. Mai, inoltre, parteciperei al televoto dando il consenso a chissà quale clausola sulla privacy per ricevere chiamate dai call center rapaci.

Certo, i sondaggi proposti sono anche pubblicati su Twitter, sull'account ufficiale del programma. Mi fido di più del sondaggio fatto via Twitter, perché sappiamo già come sia facile spaccare il televoto e, magari, vincere Sanremo.

Se siamo più bravi noi, allora dobbiamo insegnare, altrimenti dobbiamo imparare

Questa frase era ripetuta anche negli spot che anticipavano la messa in onda dell'Erba dei vicini. Non si sa se siamo più bravi noi italiani o se - invece - siamo noi a dover imparare dai tedeschi, dagli inglesi, dagli svedesi ecc.

Di sicuro, è Beppe Severgnini a proporsi come insegnante di tutti noi: lui le cose le sa e gli ospiti sono ben preparati su che cosa dire di volta in volta.

Talvolta la tentazione di mostrarsi intellettualmente superiore è irresistibile, come nella grafica che rimanda alla moleskine, il taccuino di design per chi vuole distinguersi (vedi il tweet sotto).

I filmati del noi e loro

Introducono il pregiudizio da sfatare (ma spesso non è un pregiudizio) i filmati che rappresentano la situazione negli altri Paesi e nel nostro. Per la Germania, ad esempio, la scuola pulita, luminosa, divertente, con in sottofondo una musica frizzante e giocosa; per l'Italia, invece, una comunissima scuola elementare coi bambini feroci e le mamme indaffarate.

L'Europa come l'Erasmus

Dimenticata la tecnocrazia UE, senza pronunciare lo spread e senza guardare nel giardino della Grecia, l'Europa torna ad essere ciò che l'Erasmus è per gli studenti, cioè un'occasione per scopare. Non solo in senso metaforico.

Per l'immagine, fonte: twitter.com/lerbadeivicini.

Off-topic

Ricordate quando Severgnini vi invitava a limitare l'uso di Twitter? Chi twitta più di 30 volte al giorno invade anche te, digli di smettere.

Ne parlavo qui.

Guardando i nostri vicini, usano meglio Twitter i tedeschi, gli inglesi, i francesi o gli italiani?

Dettagli: 10/11/2015 · 1752 view

About me

Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.