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Automobilisti in catene per le ordinanze pazze (in provincia di Udine)

Percorrendo la strada di sempre, come sono solito fare da anni, negli ultimi due giorni ho notato nuovi cartelli stradali, quelli per l'obbligo di catene a bordo o di pneumatici da neve. A memoria non ricordo nevicate così copiose da giustificare l'obbligo di catene a bordo o di pneumatici da neve, qui a 200 m slm. A stuprimi di più è il come l'obbligo sia applicato sulle strade, cioè a macchia di leopardo: lungo le strade provinciali della stessa area a distanza di pochi metri l'obbligo c'è e poi non più ma poi ritorna ma non si capisce dove finisca.

Il ricorso alle ordinanze da parte degli Enti gestori è stata - a partire dallo scorso anno - la risposta agli incidenti e ai disagi che hanno tenuto bloccati gli automobilisti per ore lungo le autostrade nel tratto dell'Appennino nell'inverno 2010. All'inizio l'obbligo era rivolto alle autostrade e ai tratti dove normalmente si è abituati alla neve, come in montagna; poi, e da pochi giorni in particolare, in molti tratti stradali della normale viabilità anche dove non nevica quasi mai e mai più di un centimetro, sono diventate di moda le ordinanze a tappeto.

Ricorrere all'ordinanza e all'obbligo di catene o pneumatici indipendentemente dalle condizioni meteo, cioè occorre avere le catene a bordo anche se ci sono 15°C e splende il sole, mette al riparo le Amministrazioni quando non riescano a svolgere le normali e minime operazioni di manutenzione sulle strade. Inoltre, chi dai controlli viene sorpreso senza le catene a bordo e con normali pneumetici montati sarà multato con sanzioni da 80 a 318 euro, che fanno sempre comodo a tutti meno che al sempre più tartassato automobilista.

Se un giorno ci fosse l'ordinanza con l'obbligo di circolare solo con mezzi cingolati, ci toccherebbe ancora subire, senza motivo e senza un reale beneficio per la sicurezza. Lo scorso anno è nevicato solo una volta e la neve, non più di un centimetro, era già sparita nella mattinata; l'anno prima la stessa cosa. Qui siamo a circa 200 m slm e non possiamo dire di essere neanche in collina.

Provate ad immaginare chi, arrivando da lontano e senza conoscere le starde, si trova all'improvviso il cartello dell'obbligo ma non ha né catene né pneumatici invernali: cosa fa? torna indietro? va dal gommista e cambia le gomme? alla stazione di servizio più vicina a comprare le catene? mettiamo caso sia una Domenica...

Diciamo che catene e pneumatici invernali - per la strada che sono solito fare e che ho sempre fatto da anni - non mi serviranno a rischiare di meno ma mi serviranno solo a non prendere la multa. Questo è un esempio di cattiva gestione e mi aspetto che gli automobilisti si ribellino a ordinanze di questo tipo che mettono solo al riparo i Gestori delle strade dal rispondere delle loro responsabilità senza apportare benefici agli utenti ma solo un'ulteriore occasione per essere multati.

Ordinanze del genere sono di moda in tutta Italia; io contesto l'ordinanza n. 269 della Provincia di Udine per i tratti di strada elencati e che conosco: non esistono dati statistici sul rischio di nevicate improvvise ed abbondanti anche a bassa quota tali da obbligare le catene o i pneumatici invernali a prescindere dalle condizioni meteo.

Dettagli: 01/11/2012 · 1645 view

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Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.