Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono

Cerca per parola:  

Sei qui: Home > Ancora copia e incolla su Facebook ma attento, so chi lo farà

Ancora copia e incolla su Facebook ma attento, so chi lo farà

Su Facebook tornano i messaggi copia e incolla a tema oncologico, ma con qualche novità.
L'argomento è delicato, quindi con modi gentili l'utente - per bocca di chi ha confezionato il messaggio - rivolge agli amici, sia quelli che ha sempre accanto ma anche quelli virtuali, la richiesta di un favore, con un ammonimento: sa chi farà copia e incolla del messaggio, sa anche chi non lo farà e dice di avere già dei sospetti sugli amici poco generosi. Si dice sia un favore da fare in segno di rispetto e di ricordo.

Per gli amici che mi sono sempre accanto, anche virtuali, ho un favore personale da chiedervi... solo alcuni di voi lo faranno, e so chi sono...Se conosci qualcuno che ha combattuto il cancro e vinto, o ha combattuto ed è morto, vi prego di aggiungere questo messaggio come stato per 1 ora sulla vostra bacheca in segno di rispetto e di ricordo. Spero di aver ragione sulle persone che lo faranno. Copia e incolla. L'ho fatto per chi non c'è più, ma anche per chi c'è e ancora sta combattendo.

Chiaramente un aggiornamento dello status di Facebook non cura il cancro e un messaggio come questo, che non è in ricordo di chi ha lottato contro il cancro, è solo una richiesta di attenzione unita alla minaccia e al sospetto. Infatti, il punto rimarcato è: so chi lo farà e ho già dei sospetti su chi non lo farà.

Come ho già scritto altre volte, chi fa girare messaggi di questo tipo non fa una bella figura. E allora...

Dettagli: 03/10/2012 · 5154 view

About me

Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.