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Sì può parlare di un sentimento di fede religiosa per comprendere le ragioni dei sostenitori del Green Pass?

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Il fanatismo religioso funziona quando una persona carismatica - che ha anche il potere di guarire miracolosamente gli ammalati - riesce a imporsi su molte altre persone, i fanatici. I fanatici sono i frequentatori del tempio (fanum).

I fanatici trovano la ragione del loro esistere nell'adorazione e nella devozione, fino al comportamento ossessivo compulsivo che convince la mente di avere il controllo su tutto, persino sulla morte.

Il fanatismo si accompagna spesso all'intolleranza e al rifiuto di opinioni diverse dalla propria. La religione è dogmatica e respinge ogni dibattito. Già Gustave Le Bon in "Psicologia delle folle" (1895) rilevava che «le convinzioni delle folle assumono quei caratteri di sottomissione cieca, di intolleranza selvaggia, di bisogno di propaganda violenta, tipici del sentimento religioso». Tra gli esempi citati ci sono la Rivoluzione francese e l'inquisizione. Tra gli esempi contemporanei aggiungerei Tangentopoli.

Lo stesso vaccino è stato mostrato come il rito del battesimo, il sacramento capace di donare vita nuova e di liberare da ogni male. Molti hanno pubblicato il selfie del vaccino in modo pornografico e utile all'autoesaltazione per essere diventati ciò che altri erano già; in modo pornografico perché il selfie esibisce un gesto generalmente riservato e lo esibisce per suscitare in altri una reazione, un eccitamento, uno stimolo a fare come loro.

Per me, è fanatismo come ai tempi di Tangentopoli. Non me lo spiego altrimenti.

Dettagli: 15/10/2021 · 639 view

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Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.