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Come i benpensanti, i complottisti, gli attivisti e gli esterofili parlano di ius soli

Promettere la cittadinanza agli stranieri racconta molto di te e di come ti poni nei confronti degli altri. Su Twitter sei ignorante se non pensi in modo allineato.
Ius soli, cioè il diritto del suolo
Il dibattito sullo ius soli si fa pressante. La sempre più evidente presenza di immigrati e le previsioni di crescita di persone straniere stabilmente residenti nel nostro Paese causano una disgregazione sociale: da un lato ci siamo noi italiani, dall'altro ci sono gli immigrati.
Dalla nascita, noi italiani godiamo dei diritti civili e politici garantiti dall'essere cittadini italiani ed europei. Noi italiani, per esempio, possiamo votare chi ci rappresenta, candidarci alle elezioni e partecipare ai concorsi pubblici. La cittadinanza non è un privilegio e non si può scegliere, come non si sceglie il cognome.
Gli italiani sono i fratelli d'Italia del nostro inno nazionale.
Non è questione di Serie A e di Serie B
Ad alcuni italiani bisogna spiegare tutto con il linguaggio del calcio, altrimenti non capiscono.
Gli stranieri, nati e cresciuti in Italia ma non cittadini italiani, hanno già la loro cittadinanza, che è quella dei loro genitori. Hanno la loro cittadinanza, ma non c'è il loro gruppo di appartenenza perché si trovano in un Paese diverso da quello di origine. I bambini stranieri residenti in Italia possono e devono andare a scuola, imparano la nostra lingua, vivono le nostre tradizioni, guardano le nostre TV, leggono i nostri giornali, tifano per le squadre di calcio italiane ecc. Non viene loro imposto di vivere come e con gli italiani, bensì sono loro ad aver scelto di trasferirsi in Italia.
Chi chiede agli stranieri di rinunciare alla loro cittadinanza in favore di quella italiana vede lo straniero inferiore. Non a caso, si parla di ius soli in seguito all'aumentata presenza di persone provenienti da terre percepite come povere, disagiate, disgraziate, martoriate; chi parla di cultura, come se la cultura fosse una soltanto, non sa riconoscere negli altri una cultura diversa, ma per lui chi ha una cultura diversa semplicemente non ha cultura e, quindi, va affiliato, convinto, forzato, comprato con la promessa di diventare a sua immagine e somiglianza. Chi viene comprato, di solito, diventa schiavo.
La promessa dello ius soli non ha presa sui gruppi di statunitensi residenti in Italia, perché - si sa - negli USA non si sta poi tanto male. Alcuni italiani vorrebbero addirittura diventare cittadini USA per poter lavorare in qualche grattacielo di New York e fare colazione con una litrata di brodo marrone comprata da Starbucks.
Chi guarda agli stranieri come persone inferiori promette loro lo ius soli. Chi parla di cittadini di Serie A (noi italiani) e di cittadini di Serie B (gli stranieri) si pone in una posizione elevata rispetto agli altri e non comprende che si possa essere diversi pur condividendo lo stesso spazio.
Il dibattito su Twitter
Su Twitter il dibattito si fa colorito e colorato, schierato e schiarito, indottrinato e imbottigliato.
Ci sono quelli contro alla Lega e vorrebbero togliere la cittadinanza italiana a chi vota Lega. Ci sono i benpensanti per i quali l'importante è volersi bene. Ci sono quelli che se non la pensi come loro sei razzista. Ci sono i complottisti contrari alla sostituzione etnica degli italiani con i migranti. Ci sono i bene informati che ti dicono che in USA c'è già lo ius soli, ma sappiamo che non l'hanno deciso gli indigeni d'America.
Non mancano i teneroni che mettono le parole in bocca ai bambini per convincere i grandi su che cosa è giusto e che cosa è sbagliato.
Qua e là, compaiono i battutisti in cerca di retweet.
Con lo ius soli non avrà più senso la cittadinanza
Se tutti quelli che calpestano il suolo italiano potranno essere cittadini italiani, che senso continuerà ad avere specificare di essere cittadini italiani? Nessuno e lo stessa condizione di cittadinanza perderà di significato perché svuotata di ogni principio identitario, primo tra tutti quello del fratelli d'Italia dell'inno nazionale.
La cittadinanza non è una scelta di convenienza
Se sarà approvata la legge per lo ius soli, secondo me ci troveremo in una condizione di disparità: da un lato ci saremo noi italiani dalla nascita che non potremo scegliere se essere o meno cittadini italiani, dall'altro lato ci saranno gli stranieri residenti che potranno scegliere - a seconda della convenienza - se essere cittadini italiani o se mantenere la loro cittadinanza di nascita.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.
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