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I clickbait dei Sostenitori delle Forze dell'Ordine

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Predicano bene ma razzolano male.

Anche loro fanno uso di clickbait

Chi si aspetta di trovare verità e giustizia su Internet vedrà quasi sicuramente deluse le sue aspettative, perché i contenuti pubblicati in Rete da chiunque sono ordinati e proposti in base alla popolarità e non in base a verità.

La diffusione del fenomeno del clickbait ne è la prova: la caccia ai click con titoli evasivi, che suscitano curiosità, che ripromettono cose incredibili e che invitano a cliccare per guardare o scoprire di più, stanno facendo perdere di autenticità anche le storie pubblicate su Facebook. Infatti, anche Facebook sta modificando il suo algoritmo per limitare i clickbait.

Recentemente sono capitato sui link pubblicati dalla pagina Facebook dei Sostenitori delle Forze dell'Ordine, con rimandi agli articoli sul loro sito e su quello di blitzquotidiano.it.

Nei contenuti che vi propongo a titolo esemplificativo è riconoscibile l'uso di clickbait per attirare visitatori sulle loro pagine, dove grandi spazi sono riservati alle inserzioni pubblicitarie. Le stesse pagine si ricaricano automaticamente dopo pochi attimi, prima di aver finito di leggere l'articolo, così da aumentare le visite. Inoltre, gli articoli spesso si dilungano su più pagine, quando in realtà il browser fornise spazio idealmente illimitato: un altro click a favore del volume di traffico e a favore degli incassi da parte degli inserzionisti?

Non c'è nulla di male nel guadagnare sui click ed è qualcosa che fanno in tanti; ma, per i Sostenitori, comportarsi in questo modo non è tanto diverso da ciò che fanno i furbetti di cui tanto parlano nei loro articoli.

Una storia terribile

Clicca, così prendono i soldi degli inserzionisti.

Una notizia su Berlusconi

Se ti fermi al titolo e non clicchi, gli inserzionisti non pagano.

Leggi e diffondi

Come una catena di Sant'Antonio.

Che cosa puoi fare per non cadere nel trucco?

Hanno tutti capito il trucco dei titoli ingannevoli. E tu?

Puoi fare qualcosa per rendere il Web un posto migliore, per premiare la qualità di chi si impegna onestamente e per punire chi fa il furbo anche sulle disgrazie:

  1. scrivi nel commento del post uno spoiler per disinnescare la bomba della curiosità;
  2. commenta con un semplice clickbait, qualcuno capirà;
  3. se condividi un post con un link clickbait, descrivi meglio di che cosa si tratta;
  4. soprattutto smetti di seguire la pagina.

Ho parlato di clickbait anche qui.

Dettagli: 06/09/2016 · 2199 view

About me

Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.