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Caona, album d'esordio di Gin Gerani che brucia le sinapsi

Caona (Vocacledo) è l'album d'esordio di Gin Gerani: menate che svaniscono nell'aria e che se non le pensi neanche esistono.
Gin Gerani
Scrive musica e testi, cura l'arraggiamento e unisce la musica al teatro, con un'attenzione particolare alla grafia del suo nome d'arte: infatti, si scrive Gin Gerani e non Ginger Ani. Come si legge nella biografia, Gin Gerani è lo pseudonimo di Martino Rana, il cantarrangiatore di Bologna che si ispira al surrealismo di Salvador Dalì per unire l'antico al moderno in chiave demenziale.
Il 12 dicembre scorso è uscito Caona (Vocacledo), l'abum d'esordio di Gin Gerani, per l'etichetta La Clinica Dischi.
Salvador Dalì
Salvador Dalì è il primo singolo estratto dall'album e - come mostra il video - è fortemente ispirato al pittore surrealista.
Nel testo di Salvador Dalì e, in generale, in tutti i testi di Gin Gerani le parole non fanno una storia sola ma compongono innumerevoli immagini di cose che se non le pensi neanche esistono.
Tutte 'ste menate che mi faccio svaniscono nell'aria
Karma
Karma è il secondo singolo di Caona (Vocacledo) ed è stato pubblicato su Youtube lo scorso 2 dicembre.
Sembra una filastrocca di versi ottonari ad andamento trocaico.
Sono un medio pensatore
scrivo frasi un po' alla cieca
te la posto qui in bacheca
vienimela a commentare
Nella conclusione, il pensiero artistico di Gin Gerani sull'esistenza umana: l'esistenza umana è una contraddizione.
Il ritorno di Giovanni
Mi è piaciuto di Il ritorno di Giovanni l'ordine delle parole incastonate in una musica come quelle di un anime giapponese che racconta di supereroi e robot d'acciaio. È difficile dire se le parole siano testo o anche musica, proprio per l'accostamento di suoni e accenti, come in questi quattro versi:
Nel mio campo non c'è scampo
da me non scamperai più
Sul tuo viso c'è lo stampo
di questa storia che fu
Anche senza la melodia si percepiscono il ritmo e la musicalità del brano.
About me
Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.
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