Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono

Cerca per parola:  

Sei qui: Home > Elton John e gli attivisti moralmente giusti che quindi impongono i loro bisogni al mondo

Elton John e gli attivisti moralmente giusti che quindi impongono i loro bisogni al mondo

elton-john-boycott-dole-gabbana (24K)

La campagna #boycottDolceGabbana è l'atteggiamento totalitario di un certo attivismo distorto, per la libertà contro ogni libertà.

Io sono fortunato perché posso esprimere un mio parere e nessuno ne sa niente o, se qualcuno ne ha notizia, non può boicottarmi perché non vendo niente. Invece, Dolce e Gabbana vendono vestiti e sono gay; il loro stile sembra piacere molto tra i vip e nel loro mondo essere gay non è certo un problema. Del resto, non è un problema essere gay o, almeno, non è un problema degli altri.

Diventa un problema degli altri quando una cosa intima, come il sentimento per l'altro, crea disgregazione sociale. La tecnologia, nel caso specifico, offre ai gay i mezzi per avere dei figli. Elton John, infatti, è il genitore di un bambino nato - dicono - grazie alle moderne tecniche di fecondazione assistita.

Dolce e Gabbana vendono vestiti, scarpe, occhiali da sole, profumi e altro ma non vendono diritti civili, modelli sociali o verità incontestabili. La campagna di Elton John per boicottare Dolce e Gabbana ha avuto una gran risonanza, grazie ai soliti sfaccendati di Instagram, Twitter e Facebook che minacciano: non venderete più neanche uno straccio!

Elton John si è sentito offeso da Dolce e Gabbana, anche se da loro non ha ricevuto alcun attacco diretto. C'è chi direbbe che Elton John soffra di un complesso di inferiorità, per come ha interpretato una dichiarazione innocua e legittima di uno stilista in un attacco personale. C'è chi dice sia una cosa comune tra chi sostiene le minoranze.

Elton John boicotta Dolce e Gabbana perché vorrebbe che tutta la società riconoscesse il suo bisogno di diventare genitore e che tutti stessero dalla sua parte, unendosi a lui nella campagna di boicottaggio. Lui e gli altri che, come lui, fanno del boicottaggio in situazioni simili manifestano l'atteggiamento totalitario tipico di un certo attivismo militante: si sentono moralmente giusti e vogliono imporre la loro morale a chiunque, anche con la forza.

Dall'altro lato, c'è il resto della società, talmente condizionata dalla pubblicità da pretendere che chi produce vestiti o pasta o surgelati venda loro non solo vestiti, pasta o surgelati ma anche modelli sociali di famiglia e diritti civili. Questa è la forza della propaganda, secondo me la più potente arma di distruzione di massa inventata nel secolo scorso insieme alla radio, alla tv e alla Rete.

Dettagli: 16/03/2015 · 1230 view

About me

Antonio Picco, blog on-line dal 2003.

Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.