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Clienti Postepay nel panico del questionario on-line

BancoPosta avvisa con una raccomandata i possessori di una carta Postepay di aggiornare i propri dati on-line entro il 30 novembre ma il sito non funziona.

La raccomandata

Nella giornata del 27 novembre il portalettere mi notificava l'avviso di giacenza di una raccomandata, che potevo ritirare a partire dalla giornata successiva, il 28 novembre. Quel giorno non potevo e mi recavo all'ufficio postale il 29 novembre. La raccomandata, datata 7 novembre, era da parte di BancoPosta e recava come oggetto aggiornamento informazioni su rapporto intrattenuto presso Poste Italiane.

Nel testo si legge:

In considerazione degli obblighi previsti a carico di Poste Italiane dalla vigente normativa, La invitiamo a fornire, nel rispetto dell'art. 21 del D.Lgs. n. 231/2007, le informazioni previste entro il 30 novembre 2014, registrandosi al sito PostePay.it (se non già registrato), inserendo “nome utente” e “password” e compilando l'apposito modulo disponibile on line.
La informiamo infine che la Sua operatività sarà vincolata al preliminare inserimento delle informazioni richieste e che oltre il termine indicato, Poste Italiane provvederà ad apporre un blocco operativo del rapporto, coerentemente con il D.Lgs. n. 231/2007.

Il panico

Accidenti! I tempi sono ristretti: la lettera datata 7 novembre mi arriva per raccomandata dopo 20 giorni e a meno di tre dalla scadenza imminente che vuole comunicarmi. Poi, consideriamo che il 30 novembre cade anche di domenica.

Mi collego subito per compilare quanto richiesto, sperando non sia phishing.

La registrazione al sito di Poste Pay

Clicco su registrati ora e compilo con tutti i dati richiesti. Mi chiedono anche il numero di cellulare, per l'invio che mi faranno tramite un sms di un ulteriore codice di attivazione. Però, fate attenzione: voi vi registrate a postepay.it ma il codice è da inserire su un altro sito, cioè poste.it. Le cose bisogna farle complicate!

PostePay ti lascia scegliere la password ma non il nome utente. Alla fine, ti restituisce una schermata riassuntiva, che riporta il nome utente e la password, oltre ad altre informazioni. Tutto finito? No, ovviamente.

Come si vede nell'immagine sopra, provo ad accedere al sito per compilare il questionario (il 30 novembre è oggi!) ma noto qualcosa che non va: nella riga in alto mi dice che sono autenticato, ma subito dopo che, per poter usufruire dei servizi on-line, devo autenticarmi e mi chiede ancora il nome utente e la password.

Provo, riprovo, chiudo il browser e mi collego di nuovo, spengo e accendo il computer ma non succede niente. Deduco che il problema sia loro e non mio.

Ci scusiamo per il disagio

Non basta che una raccomandata inviata da loro stessi, PosteItaliane, impieghi 20 giorni ad arrivare: il disagio deve farti sentire abbandonato.

Leggiamo l'ultimo tweet di @WebPoste.

poste-pay-tw-canale-fermo (25K)

È sulla pagina Facebook di PostePay che leggiamo gli innumerevoli messaggi di chi, come me, vive il disagio che PostePay chiede di scusare. Scusa un...

La bacheca di PostePay su Facebook è invasa dai post di utenti in difficoltà con il sito, come me. Dicono che non vedono il questionario da riempire, così come non lo vedo io. Postepay risponde che c'è tempo anche dopo il 30 novembre. Riporto a titolo di esempio questo post, tra i più educati.

poste-pay-fb-dopo-30-nov (32K)

Cosa chiede il DLgs 231/2007

Per sapere di che morte dovrò morire per mano di PostePay, cerco l'art. 21 del D.Lgs. 231/2007 citato nella raccomandata. Eccolo.

Art. 21.
Obblighi del cliente
I clienti forniscono, sotto la propria responsabilità, tutte le informazioni necessarie e aggiornate per consentire ai soggetti destinatari del presente decreto di adempiere agli obblighi di adeguata verifica della clientela. Ai fini dell'identificazione del titolare effettivo, i clienti forniscono per iscritto, sotto la propria responsabilità, tutte le informazioni necessarie e aggiornate delle quali siano a conoscenza.

Spontaneamente mi chiedo: se PostePay mi spedisce una raccomandata a casa, vuol dire che conosce il mio nome e il mio indirizzo; allora, perché mi chiede ancora di identificarmi? Chiunque abbia richiesto una Carta è già stato identificato, perché nel modello per la richiesta - che ho recuperato nei mie archivi - viene chiesta la Carta d'identità. Cosa altro possono voler sapere?

Il servizio che vorrei da PostePay

Mi rivolgo al sig. Marco Siracusano, responsabile BancoPosta, che firma la raccomandata.

Perché una lettera datata 7 novembre e spedita per raccomandata arriva al destinatario dopo 20 giorni?

Da cliente mi sarei aspettato di trovare sul sito di PostePay alcune indicazioni chiare su cosa siano questi obblighi da assolvere entro il termine ultimo indicato, pena il blocco della Carta. Mi sarei aspettato un sito funzionante. Se il questionario può essere compilato anche dopo il 30 novembre, mi aspetto una comunicazione ufficiale data a tutti, tramite il sito di PostePay e non in risposta a un commento su Facebook.

Dettagli: 30/11/2014 · 10826 view

About me

Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.