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Se è Voiello si sente e allora fallo grande!

Il cartellone, intendo. Mi unisco alla polemica contro il cartellone pubblicitario della Voiello in Trinità dei Monti a Roma e faccio una mia proposta.
Una volta, di ritorno da Parigi, incontravo due signore sui cinquant'anni in viaggio in Europa dall'Argentina; per loro quello era il viaggio della vita, da fare una sola volta nella vita e dopo averlo tanto desiderato e programmato. Le due signore erano dirette a Venezia, come me. Capivo quanto fosse grande il mondo dalle parole di quelle due signore, che dall'altra parte del mondo avevano sentito parlare di Venezia e ora - finalmente - ci stavano arrivando per vederla forse per la prima e ultima volta nella loro vita. Chi va a Venezia una volta sola nella vita, arrivandoci dalla fine del mondo, è disposto a concedersi anche un giro in gondola da 200 euro senza pensare che sia una follia.
In quel periodo a Venezia tanti monumenti erano coperti dalle impalcature dei cantieri per i lavori di restauro e il Ponte dei Sospiri appariva come in questa foto che ho scattato l'8 gennaio 2011.

Invece, il 9 luglio 2010 appariva così il ponte sul quale i turisti si fermano a scattare qualche foto del Ponte dei Sospiri, sempre da una mia foto.

Come ricordano Venezia quei turisti che hanno fatto il giro del mondo per vedere una sola volta nella vita il Ponte dei Sospiri?
Allo stesso modo, quale ricordo di Trinità dei Monti per il turista che approda a Roma oggi?
Per fare i lavori servono i soldi e gli sponsor.
Quando guardiamo un film in tv dobbiamo sopportare le pause pubblicitarie che, però, non
ci impediscono di guardare il film per intero; tra le pagine di un giornale troviamo le inserzioni e neanche quelle ci coprono gli articoli
che vogliamo leggere. Allora, perché il cartellone della Voiello deve nascondere il monumento che vogliamo vedere?
La mia proposta in alternativa al cartellone
Ce ne fossero altre mille di Voiello disposte a spendere per restaurare i monumenti in Italia! Quanti, però, vedendo quel cartellone andranno al supermercato a comprare la pasta Voiello?
Non sono sicuro che lo scopo del cartellone sia quello di conquistare nuove fette di mercato perché il consumatore compra la pasta Voiello
se questa è più buona delle altre marche e costa meno, e non perché ha letto "Voiello" a Trinità dei Monti guastandosi l'atmosfera romana.
Con quello che è costato quel brutto cartellone - sicuramente autorizzato - la Voiello avrebbe potuto sistemare delle grafiche più
contenute e ad altezza uomo, con vicino un chiosco dove distribuire delle confezioni di pasta personalizzate con l'immagine di
Trinità dei Monti e due parole per spiegare l'iniziativa e l'importanza dei contributi dei privati nella conservazione del patrimonio
artistico italiano.
La polemica che il cartellone ha suscitato - leggete questo articolo sul Corriere della Sera - non credo farà vendere più scatole di pasta Voiello.
Per la foto del cartellone a Trinità dei Monti a Roma, fonte: corriere.it.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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