Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono
antoniopicco.it
nell'ordine delle cose
Sei qui: Home > Quando le opere d'arte sono da buttare, esempi
Quando le opere d'arte sono da buttare, esempi

La notizia delle opere d'arte gettate nella spazzatura a Bari mi ha fatto ridere qualche minuto ma anche ripensare a quando ero studente. Un giorno nel corridoio dell'università comparve improvvisamente un ammasso di plastica e sassi colorati; pochi giorni più tardi, anche una targhetta: era un'opera d'arte.
L'opera potete vederla nella foto sotto, trovata su Internet. È la famosa Tenda per la pace, ma molti la conoscono come cagatoio.

L'opera è collocata nel corridoio principale della sede delle facoltà scientifiche dell'Università di Udine e si compone di una base in compensato sulla quale è fissata una tenda di plastica, la stessa plastica dei teloni dei camion; tutt'attorno, sono incollati al pavimento dei sassi colorati e, per evitare di inciampare sui sassi, l'opera è protetta da cordoni rossi.
Il telone in plastica, il compensato e i sassi colorati non richiamano alla mente le opere d'arte che in Italia siamo abituati a vedere in ogni dove. Se non riconosco in queste cose un'opera d'arte, mi dovrei sentire in colpa perché non mastico queste cose, come diceva un'esperta d'arte al Tg1 commentando la notizia.
Quindi, che cos'è l'arte? Con l'arte, ciò che è nella testa diventa realtà che si vede; l'opera d'arte è universalmente riconosciuta e proprio questa è la fortuna di un'opera d'arte. Il valore dell'opera non è quello economico, quello è - caso mai - il valore dell'artista.
Nel dare la notizia delle opere gettate tra la spazzatura, il cronista ha da subito avvisato del valore economico del ritrovamento di quegli oggetti in discarica; la signora che facendo le pulizie gettava quei cartoni ammucchiati - così sono state descritte le opere - è stata eccessivamente zelante e la cooperativa per cui lavora si è resa disponbile a risarcire il danno, secondo quanto riportato dal Tg1.
Supponiamo che io stasera abbandoni dei cartoni fuori da casa mia, vicino alla strada, poi ne faccia una foto, la posto su Twitter e dico di aver fatto un'opera d'arte. Siccome nel mio paese si fa la raccolta differenziata porta a porta, prima o poi passerà il camion per la raccolta di carta e cartone e l'operatore raccoglierà anche il mio capolavoro, magari lamentandosi per non aver usato gli appositi contenitori gialli. Allora vi chiedo: è il netturbino che non riconosce l'arte perché non ne mastica o due pezzi di cartone non sono effettivamente arte?
Ricordiamoci del famoso episodio del ritrovamento nell'Arno delle false teste di Modigliani e di come gli esperti d'arte insistevano sull'autenticità delle sculture, nonstante gli autori dello scherzo avessero confessato tutto.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.
Follow @antoniopicco
Parlo spesso di:
Amazon, Apple, Banksy, Brain rot, Call Center, Clickbait, Clima, Covid, Eccellenze, Europa, Facebook, Fake news, Friuli, Giornate mondiali, Google, Instagram, Italia, Libri, Meme, Meteo, Negazionista, Nostalgia, Politicamente corretto, Popolo del web, Populista, Privacy, Pubblicità, Quora, Rai, Schwa, Selfie, Social network, Spam, Tv, Twitter, WhatsApp, Wikipedia,