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Mistero, global warming, l'esperto Federico Pistono e i miei commenti

mistero (25K)

Stavo guardando la replica della puntata di Mistero del 6 febbraio scorso. Il mio interesse è caduto sul misterioso esperto di mutamenti climatici che - ci dicono - tiene conferenze in tutto il mondo e riceve Daniele Bossari in un'anonima stanza d'albergo. L'esperto è Federico Pistono, alunno della Singularity University; dice che i cambiamenti climatici sono causati dall’uomo e aggiunge, preoccupato e preoccupante, che chiunque dica il contrario o è male informato o è pagato per dirlo.

La Singularity University ha sede nel Nasa Research Park nella Silicon Valley e offre periodi di dieci settimane di studio su come la tecnologia possa migliorare la nostra vita in modo sostenibile, diremmo oggi; insegnano a fare i leader (parla come mangi!).
Singularity University, mi pare di capire, non è l'Harvard University.

Federico Pistono tira fuori da una cartellina alcuni documenti e spiega gli studi secondo i quali se la temperatura aumenentasse di 3,5°C, molte specie si estinguerebbero entro pochi decenni.

Chi è Federico Pistono? Basta una ricerca su Google per scoprire che l'esperto è un attivista del Movimento 5 Stelle. Questo è il suo sito: it.federicopistono.org.
Pistono, non nuovo a interviste in tv, ci allarma con lo stesso pathos di Adam Kadmon. Quelle carte che Pistono tira fuori dalla cartellina non sono - mi pare di capire - dei dossier top secret ma delle pubblicazioni scientifiche su possibili scenari in caso si verificassero certi mutamenti climatici; non vuol dire che ci sarà una catastrofe imminente!
Consapevoli del tono della trasmissione, Mistero ripropone alcuni dei temi caldi e delle argomentazioni della teoria del global warming: le attività dell'uomo sarebbero responsabili del surriscaldamento globale, con terribili e catastrofici effetti sul clima che - dicono - è mutato. Con le immagini delle alluvioni in Sardegna e nel Modenese, del grande gelo a New York, di tornado e cataclismi vari, Mistero calca la mano sulle teorie del global warming.

La mia prima impressione

Il clima, mi viene da dire, è sempre stato mutevole; anzi, è il continuo mutare, il panta rei che ha creato le Alpi, i laghi, i mari, le pianure ecc. Preoccupiamoci se il clima non cambia mai, invece!

La temperatura media

Lo stesso concetto di temperatura media, alla quale vengono sempre comparate le massime e le minime di ogni giorno, è una convenzione statistica e non un dato reale: la media non è la regola. Inoltre, il calcolo della temperatura media tiene conto degli ultimi decenni che, in confronto alla storia millenaria del pianeta, sono pochissimi. La stessa media cambia, almeno in teoria, ogni anno, cioè, ogni volta che allunghiamo la lista di numeri dei quali vogliamo calcolare la media.

Ad esempio, gli ultimi giorni sono stati molto piovosi e con temperature più autunnali che invernali. Solo due anni fa, negli stessi giorni battevamo i denti per il freddo (guarda le foto del lago ghiacciato che avevo fatto due anni fa).
Se due anni fa c'erano 0°C e quest'anno 8°C, la media è pari a 4°C ma la temperatura media non è uguale a nessuna delle due misurate oggi e allora.

Quello che siamo portati a credere è che fino all'altro ieri le stagioni fossero tutte uguali, con temperature sempre nella media; oggi, però, l'equilibrio sarebbe rotto a causa delle attività dell'uomo.

Differenza tra causa ed effetto

Sappiamo benissimo che l'uomo ha modificato e distrutto paesaggi, boschi, mari, fiumi ecc. L'espansione degli agglomerati urbani ha comportato la realizzazione di opere di ingegneria idraulica, come argini dei fiumi, canalizzazioni per la raccolta delle acque piovane, opere per il conteniemnto delle piene ecc. Le opere sono dimensionate per sopportare eventi ricorrenti nella maggioranza di casi, ma non tutti, e si basano su osservazioni e misurazioni fatte nel tempo. La realizzazione di tali opere è legata alla volontà politica di chi amministra il territorio e, quindi, ad interessi economici (e ho detto tutto!).

Se piove più del solito - qualunque sia la causa - e il fiume esonda o le scarpate fanno crollare i muri perché l'accumulo d'acqua compromette la capacità portante del terreno, la causa dell'evento catastrofico non è la pioggia eccezionale, ma l'inadeguatezza dell'opera o, addirittura, l'opera stessa.

Come per i terremoti, finché non ne arriva uno che distrugge tutto, non si costruiscono edifici antisismici (vedi terremoto in Emilia Romagna). Gli edifici antisismici, ad ogni modo, non sono indistruttibili ma dimensionati in base alla maggioranza dei terremoti possibili nella zona.

Perché oggi tutte queste catastrofi?

Ci chiediamo perché ora sentiamo di tanti casi simili e prima no; secondo me, principalmente per due motivi:

  • amplificazione mediatica, oggi basta un clic e tutto il mondo ci è dietro casa;
  • una volta, dove oggi c'è il cemento, c'era un prato, parafrasando Celentano.

Conclusioni

Non crediamo al primo massimo esperto che ci viene presentato in tv, non per antipatia ma per abituare il nostro occhio critico.

Credo sia giusto preoccuparsi dell'ambiente e dell'impatto ambientale delle nostre attività ma - allo stesso modo - non possiamo pensarci padroni di tutto e sentirci puniti dalla Natura quando piove troppo.

Chiediamo a chi ci parla di global warming cosa propongano per rimediare. Il più delle volte ci consiglieranno di comprare un libro che hanno appena scritto, disponibile nelle migliori librerie e su amazon.

Non è un caso se il detto non esistono più le mezze stagioni sia antico, addirittura pre-industriale.

Dettagli: 08/02/2014 · 2988 view

About me

Antonio Picco, blog on-line dal 2003.

Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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