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Paola Perego in inutili commenti sui casi delle madri scomparse. E se i figli fossero all'ascolto? Intervenga il Garante

perego (7K)

Chi si aspettano di trovare davanti alla tv gli autori dei programmi del pomeriggio? Dopo le sedute dei processi inscenati negli studi televisivi di Rai e Mediaset, cominciano i talk-show omnibus, che contengono di tutto: fatti di cronaca, gossip, ospiti, filmati di repertorio e, soprattutto, luoghi comuni.

Questo pomeriggio mi trovavo anch'io davanti alla tv e seguivo La vita in diretta, in particolare una mezz'ora in cui Paola Perego con gli ospiti in studio commentava le storie di alcune donne scomparse, casi di cui se ne occupa solitamente Chi l'ha visto? su Rai3 (che seguo assiduamente).
Appunto nel confrontare La vita in diretta e Chi l'ha visto? sul modo di trattare quei casi delicati, perché le donne scomparse sono anche madri e i figli sono minorenni, condivido con voi le mie perplessità sul programma e sulla conduzione di Paola Perego.

Polizia e Carabinieri dovrebbero occuparsi dei casi di persone scomparse; quel caso spiacevole dei carabinieri che, tra imprecazioni, si sentono costretti a lavorare perché c'é Chi l'ha visto? lo pensiamo come un caso isolato, uno spiacevole incidente. Per la tv, invece, rimane il diritto di cronaca, cioè di raccontare i fatti che si vedono e le cose che si sentono. Non mi pare, perciò, di buon gusto sentire Paola Perego e i suoi ospiti spingersi in commenti del tutto personali e gratuiti sulle donne scomparse e sulle loro abitudini, raccontate da testimoni intervistati addirittura al citofono; in mezz'ora ho visto psicanalizzare senza essere psicologi, supporre e dedurre senza avere titoli, in diretta tv con all'ascolto forse anche i figli minorenni delle donne scomparse.

Dice Paola Perego, sulla base di quattro parole scambiate per strada tra un vicino di casa e un'inviata del programma, che una donna religiosa non abbandonerebbe mai i figli (una donna atea forse lo farebbe?). Le rispondono gli ospiti prezzemolini in studio con commenti e ipotesi sul caso: non hanno tante speranze loro, sembra di capire, visto che nonostante se ne parli così tanto in tv da nessuna clnica è arrivata notizia della signora con un problema agli occhi (non voglio soffermarmi). In studio si contano i metri di sentiero lungo il quale i cani molecolari hanno seguito le tracce della signora, ma a casa i figli potrebbero ascoltare. Mi rivolgo a Paola Perego: non credi che l'inutilità delle tue parole possa turbare la già difficile vita di quei poveri ragazzi? Quei quattro ragazzi sono stati anche pedinati nel loro ritorno a casa da scuola, per poi raccontare che camminavano tenendosi per mano. Credi sia questo il diritto di cronaca o sei consapevole di fare solo chiacchiere da pollaio? Perché queste cose non sono regolate e perché non interviene nessuno a tutelare i minori coinvolti nei casi di cronaca di cui si parla in tv per solo intrattenimento?

Che schifo, Paola Perego. Che schifo! Il programma si chiama La vita in diretta, ti chiedo di riflettere sul significato del titolo.

Immagine, fonte: internet.

Dettagli: 04/02/2014 · 1659 view

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Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
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