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Ti ho perdonato, il nuovo EP di Ilaria Allegri
Ilaria Allegri nel suo EP Ti ho perdonato si racconta come farebbero dei meme su di lei.
Ilaria Allegri
Ilaria Allegri è una cantante, corista e cantautrice di Torino. Come corista, è con Eugenio Finardi in Un Uomo tour 2008 e nel 2009 è su Raitre nel programma per bambini Trebisonda.
È leader e cantante solista della band Re-Beat che suona il twist e il rock'n'roll degli anni Cinquanta e Sessanta.
Presa la voce per numerose campagne pubblicitarie e con la sua voce partecipa al programma Asganaway su Radio Deejay.
Canta i primi inediti con l'amico chitarrista Roberto “Bo” Aseglio e collabora con il duo comico PanPers.
Lo scorso 21 dicembre, pubblica il suo EP Ti ho perdonato, autoprodotto.
Ti ho perdonato
I brani raccolti nell'EP sono cinque. In tutti comanda la voce limpida di Ilaria: le parole del testo non lasciano dubbi a interpretazioni (non è una cosa scontata!) e la parte strumentale non riempie sempre i vuoti senza mai strafare e senza mai rubare la scena al cantato.
Il primo brano che dà il titolo all'EP, Ti ho perdonato, si apre con un breve proemio: una storia che finisce, lui un traditore - come i marinai - e lei che se ne è fatta una ragione.
Anche per Ilaria, amore fa rima con rancore (anche a Sanremo, dicono, amore farà spesso rima con rancore). L'occasione per rimare così capita in Se fossi qui.
A chiusura di rima, sembra ci sia la ricerca di un cenno di consenso e di approvazione da parte dell'ascoltatore, c'è un'attesa quasi sistematica. Alcune trovate sono originali e particolarmente riuscite, mentre in altre il testo è risolto un po' sbrigativamente.
Con questo EP, Ilaria si racconta in modo personale con l'io e il tu. Ne esce un ritratto fatto di meme: dei meme su di lei.
Un discorso diverso merita Straordinario, che mi ricorda vagamente il Samuele Bersani di venti anni fa.
I brani sono:
- Ti ho perdonato
- Un bacio alla volta
- Zitto
- Se fossi qui
- Straordinario
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Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.
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