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Francesco Rigoni e la perdita di contatto con la realtà di chi continua a mangiare troppo

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Primo ascolto del LP di Francesco Rigoni. Imporsi di esercitare il controllo sulle emozioni fino a perdere il senso del reale; poi, affidarsi a chi sa dove si va.

Francesco Rigoni

Ha iniziato come chitarrista con gli Oral Defecation in Molise, nel 2001. Poi, ci sono stati i Seed e, dopo ancora, c'è stato il trasferimento dal Molise a Torino.

Ed è a Torino che Francesco Rigoni si scopre cantautore. Altre partecipazioni e collaborazione lo separavano, però, dalla realizzazione del suo primo LP Continua a mangiare troppo.

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Continua a mangiare troppo

Il disco d'esordio di Francesco Rigoni è uscito lo scorso 22 settembre per Seahorse Recordings.

Le tracce raccolte sono dieci e fanno uso prevalente della chitarra acustica e della voce, spesso sussurrata, sognante, dispersa in un oceano di interiorità che è già passato sotto i mille ponti della riflessione personale.

Prevale l'immagine della pancia e del cibo. L'immagine della copertina - disegnata dal Signor Delamarne - mostra una ragazzo steso al sole, in costume e con una pancia enorme. Quando si mangia troppo, capita di ingrassare; ma non tutti quelli che mangiano tanto ingrassano. Ingrassare è la risposta del tuo corpo alla tua condotta di vita. Siccome tu sei fatto così, quella - e non altre - è la risposta del tuo corpo.

Allora ti senti in obbligo di importi di mangiare meno e di controllarti. Ecco che lo sforzo continuo e ossessivo di imporre il controllo delle tue emozioni, prima fra tutte la fame, ti fa perdere il senso del reale. Ogni emozione percepita dal mondo reale deve passare dal filtro della ragione. Ti chiedi se la fame sia vera fame o se, in realtà, tu non abbia bisogno di altro cibo, e così via fino a perdere il senso del reale.

In Uomo di pane c'è il ritratto dell'incertezza e della continua precarietà dei nostri tempi, a cui bisogna resistere in favore di chi hai vicino. Un uomo di pane si lascia divorare dagli eventi e non vive pienamente il rapporto con l'altro, a cui - con la sostanza dei sentimenti - vuole restituire un domani impossibile.

Nel brano che dà il titolo al disco, Continua a mangiare troppo, c'è una forte e intima presa di coscienza sul mangiare troppo come rovina dell'esistenza e sul dover per forza esercitare un controllo superiore, che ad altri - ma non a te - è risparmiato.

Per il tempo che ti resta da vivere, continua a ingozzarti
continua a non ragionare sulle cose che fai
e inciampa sui soliti errori che non capirai
e resta deluso da te stesso

Nella metafora della vita - se c'è una metafora della vita - la salvezza arriva da una persona che possa farti da guida, una persona che sa dove si va.

Dettagli: 24/09/2017 · 783 view

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Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.