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Veronica Howle comincia con l'album 1.0

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Nell'album 1.0 di Veronica Howle si riflette l'immagine moderna della donna intrappolata nei sentimenti di cui vorrebbe essere padrona.

Veronica Howle

Nel 2015 Veronica Howle intraprende la carriera da solista, proponendo il suo stile rock duro, quasi metal ma con linee vocali melodiche.

Studia canto con Lalla Francia, nota cantante e doppiatrice, nonché vocal coach professionista e affina alcune tecniche con Alteria. Partecipa a concorsi canori, portando a casa diverse vittorie e viene contattata per prendere parte ad alcune formazioni in qualità di front-woman.

Inizia a calcare diversi palchi, condividendoli anche con band di spessore come i Destrage e Butcher Babies. Continua a scrivere nuove canzoni e pubblica il primo promo dal titolo 1.0.

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1.0

Nell'album sono raccolte quattro tracce che spaziano dal metal all'alternative rock, con testi prevalentemente in inglese.

I brani, tutti della durata di oltre 4 minuti, sono densi di testi motivati, dove non troviamo le parole di solito più usate nelle canzoni.

La voce femminile di Veronica rende i brani melodici e aggraziati, seppur rabbiosi e urlati. Le chitarre si propongono con rispetto nei confronti della voce di Veronica e non sovrastano le vocali allungate e i virtuosismi vocali.

Burattinaio è l'unico dei quattro brani con il testo in italiano e - secondo me - è il più adatto per presentarsi al pubblico italiano. Il tema del burattino con l'uso della parola pupazzo si apre a riflessioni moderne sul rapporto tra uomo e donna. Di fondo c'è il rinfacciare all'altro un atteggiamento ipocrita e manipolatore, nonostante la presa di coscienza da parte di lei, che - in fondo - confonde l'amore con la sopportazione di una situazione che non può essere evitata.

Dettagli: 13/05/2017 · 1156 view

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Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.