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Gli attacchi di normalità dei Flat Bit

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Il nuovissimo singolo dei Flat Bit sorprende per il testo pensato e limpido. Perché sforzarsi in inutili esibizionismi quando è la normalità a sorprenderci?

Flat Bit

Abbiamo già conosciuto i Flat Bit esattamente un anno fa, quando usciva il loro singolo 2000 Mode, estratto dall'album Imperfette condizioni. Ne abbiamo parlato qui.

Il progetto Flat Bit ha inizio nel 2010 da Stefano Vergari, Emanuele Vincenzi, Roberto Baldani ed Alberto Borgia. Nel 2013 pubblicano Scala di grigi, il loro EP autoprodotto, e si esibiscono live in molti contesti nel Centro Italia. Nel 2014 fanno una cover di Acida, il brano storico dei Prozac+, e ne girano un video riscuotendo grande consenso.

Lo scorso 7 aprile è uscito il nuovissimo singolo Attacchi di normalità, per Alka Record Label.

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Attacchi di normalità

I Flat Bit mantengono un occhio attento alle dinamiche sociali del nostro tempo e riescono sempre a trarre l'ispirazione per lavorare a brani validi sia come musica che come testi.

Il singolo Attacchi di normalità è stato pubblicato su Youtube lo scorso 7 aprile e ha già accumulato più di 1000 visualizzazioni.

Sorprende la limpidezza del testo nel descrivere la normalità come qualcosa di eccezionale. La normalità si coglie all'improvviso, invece lo straordinario sembra la regola anche nei rapporti quotidiani tra le persone comuni.

La normalità è per i Flat Bit come un temporale senza pioggia né lampi. La normalità ti coglie nel non fare niente e incontrare in po' di gente.

Il video mostra una coppia di ballerini (Elena Dentato e Davide Cecere) e sullo sfondo una spiaggia deserta che attende una nuova stagione balneare per riempirsi di estenuante esibizionismo.

Dettagli: 25/04/2017 · 698 view

About me

Sono Antonio Picco. Ogni tanto pubblico qualcosa qui, non più tanto spesso, ma mai per caso. Lo faccio dal marzo del 2003.
Da allora, ho mantenuto lo stesso approccio al Web, nonostante gli effetti nocivi che la società ha riversato sulla Rete in modo entusiastico e incontrollato.
Scrivo soprattutto per commentare le dinamiche del Web e dei social network, i discorsi impegnati, gli spot pubblicitari e il desiderio obbligatorio di spettacolarizzazione dell'osceno che deve piacere anche a te, se già piace a tutti gli altri.