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Gli incontrollabili istinti rock dei Redeem

Ritmi pop nervosi e accelerati con incontrollabili istinti rock che piacciono a chi non insegue i facili consensi degli altri in Awake, il terzo album dei Redeem.
Redeem
I Redeem sono Stefano "Saint" Paolucci, Alessio Piazza e Simon Steiner.
La storia dei Redeem - come si legge nelle note biografiche su Facebook - racconta di un destino che rimescola persone e luoghi per dare corso a nuovi eventi, fino ad allora inimmaginati. Paolucci nasce in Svizzera in una famiglia di origine italiana. Nel 2003 inizia, poi, la storia dei Redeem, sempre in Svizzera.
Il loro primo album, Eleven, esce nel 2006 e il videoclip del singolo Alive trova ampio spazio nei canali svizzeri di MTV e VIVA. Quindi, la band è impegnata in un tour che li vede sui grandi palchi in Germania e in Olanda, oltre che in Svizzera.
Nel 2009 i Redeem sono sotto contratto con la Universal Music a Berlino e iniziano a lavorare al secondo album, 999, che esce nel 2011 ottenendo subito buoni riscontri nelle classifiche svizzere.
La formazione attuale della band è del 2012, quando Alessio Piazza si aggiunge ai Redeem.
Con le nuove energie e le esperienze conquistate sui palchi europei, i Redeem sono ora pronti a pubblicare il loro terzo album, Awake, in uscita nel prossimo autunno. Intanto, il singolo Borderline ne anticipa le 12 nuove tracce.
Awake, l'album
Delle 12 tracce raccolte nell'album, una sola canzone è in italiano, mentre tutte le altre sono in inglese. Di una, in particolare, c'è anche la versione acustica ed è The Last Goodbye.
Da subito l'ascolto delle canzoni mi ha rimandato al palco dell'Eurovision Song Contest: l'atmosfera è tipicamente nordeuropea e la parte cantata non è gridata, come nel metal; le canzoni si avvicinano al pop.
Nei testi prevale il dialogo tra in io e un tu, portando il tema su un piano personale ma non intimo.
La canzone cantata in italiano, La Luna, suona diversa forse anche per la lingua: le rime sono fatte con parole accentate sull'ultima sillaba, anche forzando gli accenti, oppure con i verbi: secondo me, in questo modo il testo prende un effetto formula magica.
L'album è segnato da una buona qualità del suono e dai ritmi nervosi e accelerati con risvolti pop e incontrollabili istinti più rock che piacciono a chi non insegue il consenso degli altri.
Borderline
Non sappiamo niente di quelle promesse accennate all'inizio della canzone e Borderline non ci lascia il tempo di immaginarlo, perché il ritmo è serrato e una nota rincorre l'altra. Come dentro la cassa di un orologio da polso (svizzero), nei 3:40 minuti di Borderline non c'è un vuoto.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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