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Le mosse e le contromosse dei Plebei

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Il nuovo album dei Plebei, uscito lo scorso aprile per (R)esisto distribuzione, raccoglie 11 canzoni che attingono al blues, al folk, ma anche alla canzone popolare italiana.

I Plebei

Non siamo nell'antica Roma e, infatti, I Plebei sono una band e a Roma non c'erano le band (o forse sì?).

Le foto e i video pubblicati sulla pagina Facebook dei Plebei raccontano di una band per cui la musica è un mestiere che si fa usando sia la forza fisica, sia l'impegno mentale, perché è un mestiere - il loro - rivolto al pubblico e alla società. Non si sa se sia più difficile arrivare al pubblico in una serata all'aperto o dentro lo studio di un talent show; a dire il vero, non si sa se sia lo show a fare il talento o, al contrario, se sia il talento a fare lo show.

La storia dei Plebei è lunga o, per meglio dire, affonda le radici nel secolo scorso quando ancora internet viaggiava col modem a 56k, non c'erano Youtube e Facebook, col telefono si telefonava.

I Plebei hanno creato un evento, tra le altre cose, che si chiama Un'ora di troppo e che si svolge nella notte quando si passa dall'ora legale all'ora solare, e viceversa. In quelle notti, o c'è un'ora in più o un'ora in meno ma nel complesso le ore sono sempre quelle. Lo scopo dell'evento è dare suono a quell'ora che prima ci viene tolta e poi ci viene ridata. Si sa quanto il tempo sia prezioso e come, a volte, anche una giornata di 25 ore anziché 24 possa non bastare.

Eterna è la tensione, di clavicole ingranaggi e leve

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È una variante di un verso di una delle 11 canzoni a dare il titolo all'album dei Plebei. Anzi, è forse tutta la canzone Mosse e contromosse a tradurre il significato dell'eterna tensione che muove il sole e le altre stelle, espressa nella canzone come la metafora di burattini caricati a molla.

Che ne capisce la scimmia

Un'altra canzone nello stile dei Plebei, che ricorda Elio e le storie tese, è Che ne capisce la scimmia.

Credo che la canzone trasmetta una morale, come le fiabe: la scimmia che si disseta con fiumi di birra e si adagia sul sofà è la fine dell'essere umano quando perde di umanità e si ritrova col solo aspetto animalesco e gli istinti da appagare, una volta lasciato ad adagiarsi nella mollezza del divano di casa, magari davanti alla tv.

Dettagli: 30/06/2016 · 967 view

About me

Antonio Picco, blog on-line dal 2003.

Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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