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Primo ascolto degli Sharazad, all'uscita del loro EP

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Recensione. Il primo EP degli Sharazad, con quattro brani che creano un'atmosfera sognante e piacevolmente ricercata.

Chi sono gli Sharazad

Sono Alessandro Moroni, Diego De Franco e Federico Uluturk. Il progetto degli Sharazad nasce nei primi mesi del 2015 e in questi giorni è in uscita il loro primo EP, dal titolo Sharazad, per l'etichetta Lady Blue Records.

Fanno muscia a Milano ma non c'è solo Milano nella loro musica.

Nel loro primo EP, quattro tracce definiscono le linee di un ideale avanguardista e sognante.

Un video accompagna il singolo "Il male che fa".

Il genere è rock, alt-rock, experimental.

Atmosfera sognante

Nelle quattro tracce riconosco un'atmosfera sognante, sia per le sonorità particolari e ricercate, sia per i testi, che si ripetono come le parole sognate un attimo prima del risveglio e il risveglio è un forte trasalimento, fatto di suoni più potenti e ritmi più marcati.

Voce persistente

A volte la voce cantata si confonde con la musica e persiste come un liquore invecchiato, nelle vocali allungate e trascinate.

Il testo è il frammento di un pensiero che risiede in una zona psichica di allucinazione e di ricordo, per poi riaffiorare in una realtà ormai lontana da quella immaginata.

Il male che fa

Il brano "Il male che fa" in 3 minuti e mezzo, da uno stato iniziale di incapacità di resistere a una mancanza, ti porta verso una volontà cosciente di non sentire più il male che fa e non guardarsi indietro mai.

Il testo è ripetuto e ripeterlo canalizza energie e sentimenti diversi, ben descritti dal variare del ritmo e della potenza del suono. Infatti, a metà brano - come si vede nel video - le percussioni entrano spalancando le porte.

Arvo, un pezzo strumentale

"Arvo" è un pezzo strumentale, senza la parte cantata. Da segnalare il suono che somiglia a un coro di voce, inserita probabilmente con un campionatore, che dà al brano una sottigliezza subliminale unica.

L'avanguardia

Il logo e l'immagine di copertina (vedi l'immagine sotto) sembrano richiamare un clima di avanguardia d'altri tempi: ci sono i richiami floreali, la figura femminile raffinata e mistica che ricorda una Musa, le forme bizantine nel logo e gli spazi immensi negli occhi blu.

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Sharazad su Facebook

La pagina degli Sharazad su Facebook conta quasi 1000 like, più il mio.

Dettagli: 16/10/2015 · 1193 view

About me

Antonio Picco, blog on-line dal 2003.

Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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